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Informazioni utili sulla Polisonnografia notturna.

 

La diagnosi dei disturbi respiratori nel sonno è basata sulla documentazione con sistemi di registrazione definiti polisonnografia e monitoraggio cardiorespiratorio (anche pulsossimetria nei bambini) dei singoli eventi respiratori. La documentazione strumentale permette di definire le caratteristiche degli eventi e di quantificarli ottenendo indici sui quali si basa la diagnosi e la gravità delle alterazioni durante il sonno. Tali indici in associazione con la valutazione dell'otorinolaringoiatra e la presenza di eventuali comorbidità consentono di orientare la scelta terapeutica, di valutare l'efficacia di un trattamento e di effettuare un follow-up. Dalla polisonnografia l'indice più importante che viene calcolato è l'AHI (indice di apnea ed ipopnea) cioè il numero di eventi apnoici per ora di sonno. 

Per effettuare l'esame è necessario indossare un'apparecchiatura con dei sensori che registrano il flusso/calore dell'aria nasale e orale, la saturazione di ossigeno periferico, il movimento del torace, la frequenza cardiaca, il movimento dell'addome e il russamento attraverso un microfono. Il polisonnigrafo si indossa prima di dormire e lo si toglie al risveglio mattutino, non deve essere acceso o spento perchè programmato secondo le abitudini del paziente. Durante la notte della registrazione il paziente deve dormire come di consueto ossia sul fianco o a pancia in su, può alzarsi per andare in bagno poichè l'apparecchio è fornito di sensore di posizione. Lo studio della registrazione notturna dovrebbe essere di almeno 5 ore per avere un risultato attendibile e deve essere refertato manualmente cioè scorrendo secondo dopo secondo tutti i tracciati in modo da identificare gli eventi respiratori avvenuti nel sonno.

 

Alcune foto dell'apparecchiatura. Link 

 

Domande frequenti:

 

Domanda) Non tutte le notti sono uguali, delle volte russo di più altre di meno, come può un esame di una notte essere indicativo?

Risposta: Per quanto riguarda il russamento alcune posizioni corporee e la dieta possono influenzare la gravità del disturbo per cui è bene effettuare l'esame dopo una cena leggera e senza assumere alcolici o farmaci per dormire. Per le apnee invece la polisonnografia domiciliare è il gold standard per la diagnosi, tuttavia non ci si deve limitare a dormire nella sola posizione supina ma mantenendo un sonno più vicino possibile a quello senza registratore.

 

Domanda) Mi addormento ma poi mi sveglio e fatico a riaddormentarmi, se rimango sveglio l'esame è attendibile?

Risposta: Avere risvegli e successiva difficoltà ad addormentarsi può configurare problemi del sonno diversi dalla sola apnea ostruttiva, è necessario indagare a fondo le caratteristiche del sonno. L'esame è attendibile se la registrazione riguarda un periodo di sonno, per questo viene fatto compilare al paziente un diario del sonno della nottata di registrazione che aiuta il medico a refertare correttamente l'esame escludendo i periodi in cui il soggetto è sveglio (per esempio quando si alza per andare in bagno).

 

Domanda) Se faccio questo esame poi sarò segnalato alla commissione patenti e rischio di non poter guidare la macchina?

Risposta: L'esame mette in luce una patologia che comporta rischi per la salute e un aumentato rischio di incidenti stradali e sonnolenza alla guida. Non si viene segnalati, tuttavia se al rinnovo della patente la commissione richiede l'esecuzione di una polisonnografia sarà necessario dimostrare di avere un AHI< 15 o aver effettuato terapie per portare tale valore entro limiti di "non rischio" (tra 5 e 15) o di normalità (< di 5). Leggi il decreto (link). Tuttavia se il paziente rileva una elevata sonnolenza durante la guida ed è in possesso del risultato della polisonnografia dovrebbe al più presto ricorrere alla terapia adeguata e nel frattempo limitare l'uso dell'auto. 

 

Domanda) Cosa succede se si stacca un filo o un sensore durante la notte?

Risposta: I sensori dell'esame forniscono informazioni diverse che devono essere associate tra loro per ottenere una refertazione corretta, tuttavia in alcuni casi, per alcuni sensori è possibile soprassedere alla presenza perchè altri forniscono informazioni ridondanti e quindi per alcuni casi è possibile comunque fornire un referto attendibile (esempio: assenza del sensore flusso nasale in presenza di roncopatia che si interrompe e calo della saturazione può far identificare un evento apnoico). In molti casi tuttavia è meglio ripetere l'esame una seconda volta in modo da avere almeno 5 ore di registrazione continuativa e completa.

 

Domanda) L'esame è fastidioso, invasivo, doloroso, riuscirò a dormire?

Risposta: L'apparecchiatura per effettuare l'esame si compone di un registratore, una fascia, un pulsossimetro e un sensore di flusso nasale. Indossando l'apparecchiatura come insegnato dal medico al paziente di solito dopo alcuni minuti ci si dimentica di averla addosso. Non è un esame invasivo ne' doloroso, l'unico dispositivo che entra per circa mezzo centimetro nelle narici bilateralmente è il sensore di flusso nasale. Solitamente si riesce a dormire anche se non comodamente come al solito.

 

Domanda) Mi è stato richiesta una polisonnografia con lo studio dell'elettroencefalogramma, questo è lo studio giusto?

Risposta: il monitoraggio dell' EEG non viene effettuato da un apparecchio per il monitoraggio cardio - respiratorio domiciliare. E' necessario effettuare in tal caso una polisonnografia ambulatoriale in un reparto di neurofisiopatologia respiratoria.

 

Domanda) Quanto costa effettuare l'esame?

Risposta: la consegna, la spiegazione del montaggio e la refertazione e l'eventuale ripetizione dell'esame in caso di non soddisfacente registrazione costano 130 Euro. 

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Domanda) Dove si effettua l'esame?

Risposta: l'esame viene effettuato a domicilio ritirando l'apparecchiatura in uno degli ambulatori tra Grosseto, Poggibonsi; Follonica, Manciano

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